Isola Calva, gli orrori dimenticati

Il racconto integrale su Goli Otok

L’odissea di centinaia, di migliaia di persone che da un giorno all’altro si ritrovarono ad essere bollati come “nemici del popolo” solo per essere rimasti fedeli alla versione ortodossa e filosovietica del credo comunista e per non aver abbracciato la nuova linea dettata dal Maresciallo Tito all’indomani della rottura con l’Unione Sovietica di Stalin.
Siamo nel 1948, in Jugoslavia. Si apre la tragica stagione delle retate della polizia politica e dei processi sommari: bastava una parola, un commento non allineato raccolto da un informatore e si veniva arrestati nel cuore della notte, torturati e condannati a scontare durissime pene detentive in campi di rieducazione che erano la versione jugoslava dei gulag sovietici.
“Goli Otok, voci dall’Isola muta” è la storia di uno di questi campi – attivo tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50 del secolo scorso in una piccola isola dell’Adriatico – e di alcune delle sue vittime, in particolare degli italiani che a decine vi furono relegati.

Musica: Caro Diario di Nicola Piovani
Si ringraziano per la collaborazione l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano e Lint Editoriale di Trieste

Intervista a Claudia Colussi Apri

Il racconto, con guida alla lettura Apri