Nel novembre 1953 si chiudono gli “anni di ferro” di Goli Otok. Il governo Jugoslavo autorizza addirittura visite di familiari sull’Isola Calva. Claudia Colussi rivede il padre per la prima volta dopo trentatré mesi. È un giorno di sole, Claudia non ha ancora dieci anni:

Intervista Caludia Sonia Colussi Corte, figlia di un internato.

Cherubino Colussi sopravvisse sedici anni all’abisso di Goli Otok. Non trovò mai più un lavoro, anche se “ufficialmente” era stato rieducato. Quell’isola si era presa la sua vita ma lui non volle lasciarle anche la fede nel “radioso futuro del socialismo”. Negli ultimi anni scriveva poesie come questa, del millenovecentossessantasette

Noi fino a quel momento non avevamo fatto mai distinzione tra Jugoslavia e Unione Sovietica, erano le nostre due patrie, Tito e Stalin erano uguali per noi. Ecco perché molti non potevano credere che Stalin potesse sbagliare e si sono messi fideisticamente dalla sua parte.  Di questi molti – purtroppo – sono finiti a Goli Otok. Al di là di comunismo o non comunismo si trattava di difendere l’indipendenza della Jugoslavia.

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