Storie a lieto fine

Sopravvissuti al terremoto del 24 agosto

Sotto le macerie si lotta tra la vita e la morte. Centinaia di persone sono state estratte vive dai soccorritori, che dal 24 agosto 2016 hanno continuato a scavare senza sosta giorno e notte, lottando contro il caldo e la fatica. Dai comuni colpiti dal sisma, si rincorrono storie a lieto fine e grandi tragedie. Una fra tante, l’odissea di Giulia e Giorgia, due sorelle, soltanto una sopravvissuta al sisma. Per tirarle fuori, i soccorritori hanno scavato con delicatezza per ore a mani nude. Alcuni racconti.

Storie a lieto fine, Terremoto

Giorgia
8 anni

Giorgia è rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa a Pescara del Tronto. Poi i vigili del fuoco sono riusciti a tirarla fuori da quell’orrore. La sorella, Giulia, 10 anni, era stesa accanto a lei ma non ce l’ha fatta. “Spero che Giorgia si ricordi poco di qui, anzi spero che dimentichi tutto”, dice all’ANSA e al Tg1 Angelo Moroni, il vigile che ha estratto la piccola dalle macerie. Estratti vivi anche i genitori.

Leone e Samuele
6 e 4 anni

Leone e Samuele, di 6 e 4 anni, sono stati salvati dalla nonna. Quando la terra ha tremato, Vitaliana li ha nascosti con sé sotto al letto e li ha protetti con il suo corpo. Il marito Vito non ce l’ha fatta, la loro abitazione, che si trovava a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, è stata completamente distrutta dal sisma. I due fratelli erano arrivati domenica da Fregene (Roma) insieme ai genitori, per fare una visita ai nonni.

Mattia
19 anni

“Quando il letto mi ha inghiottito, ho pensato: il solito incubo!”, racconta Mattia al Corriere della Sera. Sua madre, che si trovava a pochi metri di distanza non ce l’ha fatta. “Mi sono addormentato tardi. Di colpo, apro gli occhi e mi vedo precipitare in un rombo di calcinacci. Dal terzo piano mi sono ritrovato in cantina!”, ha aggiunto il diciannovenne. Per tirarlo fuori ci sono volute ore.

Luciano Peri
66 anni

Stretto fra due materassi, “Luciano è un miracolato” dirà un suo amico quando l’uomo verrà estratto vivo dalle macerie. Pensionato romano, assiduo frequentatore di Amatrice nei mesi estivi, il sessantaseienne è uno dei sopravvissuti al sisma del 24 agosto 2016. La casa fatta a blocchetti grigi in mezzo alla curva, verso la strada che affaccia nel centro, non c’è più.

Marco

“Sono salvo per miracolo e perché mi ero appena svegliato per andare a lavoro”, è la testimonianza di Marco (in foto), operatore ecologico di Amatrice,  riuscito a fuggire poco prima che la sua abitazione venisse giù. Risiedeva nel centro storico del paese.

Elisabetta e i suoi genitori
6 anni

Elisabetta ha capito che lanciarsi fra le braccia di papà era l’unico modo per salvarsi. Così ha fatto. La bimba di 6 anni si trovava con i genitori a Pescara del Tronto.  Gennaro, napoletano, è stato il primo a scendere dalla finestra dopo aver messo la piccola sul davanzale. Poi, è stato il turno di Elisabetta. Una storia coraggiosa, che fortunatamente si è conclusa a lieto fine. Anche la madre Magda, di cui avevano perso le tracce, è stata salvata poco dopo dai soccorritori.

Francesco
17 anni

Francesco è venerato come un eroe. Nella tendopoli tutti lo ammirano per il suo coraggio. Il ragazzo, insieme ad altre persone del paese, ha estratto vive dalle macerie tante facce amiche.

Vincenzo

“La camera è sprofondata di un piano – racconta il cognato Sandro Sartori -, urlava ‘non ce la faccio più’. I vigili del fuoco lo hanno salvato. Credo che sia stato sepolto sotto le macerie per circa cinque ore”. Vincenzo, di Rieti, si è salvato perché un armadio gli ha fatto scudo. “Mi ero alzato in piedi per vedere l’ora e in un attimo mi è crollato addosso il tetto di casa. Sono vivo per miracolo”.

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